Archivi annuali: 2015


Un ricco banchetto

un ricco banchetto

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Nell’ambito della rassegna culturale “Festival del Mondo Antico”, promossa dalla Biblioteca Civica “Gambalunga” di Rimini, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Alberto Marvelli” propone un incontro pubblico dal titolo

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Un ricco banchetto

Cibo e convivialità nella Bibbia

 che si svolgerà

Sabato 20 giugno 2015, ore 18

presso la Sala del Giudizio del Museo della Città
(Rimini Centro – Via Tonini, 1).

 

Presentazione

La Bibbia è ricca di riferimenti, immagini, racconti e richiami al cibo, all’atto del mangiare e bere, del banchetto e della convivialità, intesi sia in senso storico di relazionalità e condivisione, sia escatologico, di comunione con Dio. Il pane, il vino, l’acqua, l’olio, il latte, il miele e tanti altri alimenti assumono un particolare valore storico, culturale, politico, spirituale, rituale e simbolico.

Il tema della tavola e del cibo diventano pertanto tratti materiali e simbolici determinanti dell’identità culturale e religiosa nella tradizione ebraica e cristiana, perché sono il luogo della separazione e della santità. Nel mangiare biblico vanno notati due elementi indistinguibili nel senso che ognuno sconfina nell’altro: sono il godere e il celebrare, e l’uno non esiste senza l’altro. Così la casa diviene un santuario e la tavola intorno a cui si riunisce la famiglia per i pasti diventa l’altare domestico. È quindi considerato quasi irriguardoso verso Dio non fare festa mangiando e bevendo in concomitanza con l’ascolto della sua Parola: “Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni ai poveri e a far festa perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate” (Neh 8,10-12).

In senso biblico rapporto con il cibo, e in generale con tutti i beni del mondo, deve essere pieno e senza riserve, ma mediato dalla berakhah, ossia dalla benedizione. Chi pronuncia la benedizione si rende conto e testimonia la provenienza dei beni di cui si gode. Nella prospettiva neotestamentaria cristiana il cibo, a cominciare dal pane e dal vino, assumono poi una particolare rilevanza sacramentale, simbolica e messianica, dal banchetto delle nozze di Cana a quello della cena pasquale.

Proseguendo la feconda collaborazione all’interno del “Festival del Mondo Antico”, l’ISSR intende pertanto continuare ad esplorare la ricchezza della sapienza biblica, matrice imprescindibile dell’intera cultura occidentale e medio-orientale.

 

Programma

 

A tavola con Abramo e con i patriarchi

Cibi e bevande nella Bibbia

Prof. Gianpaolo Anderlini

(Studioso di Ebraismo)

 

Un banchetto per tutti i popoli

Il senso messianico ed escatologico del cibo e della mensa nella Bibbia

Prof. Guido Benzi

(Biblista, docente di Esegesi biblica veterotestamentaria presso la Pontificia Università Salesiana di Roma e l’ISSR “A. Marvelli” di Rimini)

 

 

Coordina e introduce:

Prof.ssa Laila Lucci (Biblista, docente di Esegesi biblica – Libri Sapienziali – e di Ebraico biblico presso l’ISSR “A. Marvelli” di Rimini)

 
 

Gianpaolo Anderlini

Docente di materie letterarie presso il Liceo Scientifico di Sassuolo e redattore della rivista QOL, che si occupa del dialogo ebraico-cristiano. Ha pubblicato articoli e contributi su Bibbia e Oriente, Rivista Biblica Italiana, Orientamenti, Parola Spirito e Vita, e in diverse opere collettive. Segue e coordina le attività della Scuola di lingua e cultura ebraica di Salvarano (RE). Tra le sue pubblicazioni: Il cibo nella Bibbia e nella tradizione ebraica, Wingsbert House 2015; Per favore non portateli ad Auschwitz, Wingsbert House 2015; I calici della memoria. Il vino nella tradizione ebraica, Wingsbert House 2014; Ebraismo, Emi 2012.

 

Guido Benzi

Biblista, ha conseguito il Dottorato in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana. Docente di Antico Testamento presso la Pontificia Università Salesiana di Roma e l’ISSR “A. Marvelli” di Rimini. È stato Direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale della CEI dal 2008 al 2014. Tra le sue pubblicazioni: Paolo e il suo Vangelo, Queriniana 2001; Ci è stato dato un figlio. Il libro dell’Emmanuele (Is 6,1-9,6): struttura retorica e interpretazione teologica, EDB 2007; La profezia dell’Emmanuele. I testi di Isaia 6-9 tra attesa e avvento della salvezza, EDB 2014.

 

Laila Lucci

Biblista, ha conseguito la licenza in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma. Docente di Sacra Scrittura e di Ebraico Biblico presso l’ISSR “A. Marvelli” di Rimini. Oltre a numerosi articoli, al suo attivo ha diverse pubblicazioni: Testimoni del Risorto. Percorsi di pneumatologia lucana, Pazzini 2007; Amos. Introduzione, traduzione e commento, San Paolo 2011; Sapienza di Israele e Vicino Oriente antico, ETS 2015.

 

Per informazioni contattare la segreteria organizzativa: Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli”, Rimini – Via Covignano 265; Tel. e fax 0541-751367; sito internet: www.issrmarvelli.it; e-mail: segreteria@issrmarvelli.it.


Bibbia Traduzioni e Tradizione

Ciclo di Conferenze pubbliche 2015

Bibbia Traduzioni e Tradizione10 Aprile, 13 Maggio, 17 Ottobre, 9 Novembre 2015

Il progetto nasce dalla collaborazione tra Fondazione Universitaria San Pellegrino di Misano Adriatico, ISSR (Marvelli” e Servizio di Apostolato biblico della Diocesi di Rimini e intende concentrare l’attenzione sul rapporto tra il testo biblico nelle lingue originali (ebraico, aramaico e greco), le sue versioni antiche e le traduzioni moderne con la loro influenza sulla cultura e sulla comprensione teologico/religiosa. L’interesse per la traduzione della Bibbia, ancora e prima di essere uno specifico campo di indagine per linguisti, esegeti e antropologi, e un patrimonio comune che si e sempre accresciuto nelle varie epoche e nei vari contesti culturali e storici, dando origine a tutta una serie di riflessioni e di contesti vitali (si pensi alla Bibbia di Lutero con cui fu resa omogenea la lingua tedesca) che hanno avuto riverbero nell’arte, nella letteratura e nella cultura. L’interrogativo sulle traduzioni bibliche pone, inoltre, l’accento sull’originalita del testo antico, nella sua doppia accezione di testo autentico e di testo non manipolato. Tale questione interessa un piu largo pubblico che guarda ai testi biblici come «grande codice» (W. Blake) della cultura occidentale e sacra fonte d’ispirazione per le tradizioni religiose ebraica e cristiana (cattolica, ortodossa e protestante). Si tratta dunque di un confronto che interroga le scienze storicoarcheologiche, paleografiche, letterarie, nonche le scienze bibliche e teologiche in una visione ecumenica e di dialogo interreligioso con l’Ebraismo e l’Islam. La proposta formativa si articola in due modalita distinte e complementari: un ciclo di seminari di studio (rivolti ad un pubblico ampio), un breve corso intensivo nel periodo estivo (per un pubblico più selezionato e motivato).

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