Programma


Programma della XXV settimana biblica

Dove
La Settimana Biblica si svolgerà in
Sala Manzoni, Via IV Novembre 35, Rimini

Posti in sala
I posti saranno limitati:
Per informazioni e prenotazioni (entro giovedí 19 ottobre) rivolgersi alla Segreteria Diocesana
tel. 0541-1835105
apostolatobiblico@diocesi.rimini.it

Le conferenze iniziano alle ore 21:00.

 


Lunedì 23 ottobre

“DOVE ANDRAI TU, VERRÒ ANCH’IO”

IL LIBRO DI RUT: UNA STORIA DI LEALTÀ, FEDE E REDENZIONE

Della storia di questo libro – come di tutti i libri biblici – sappiamo molto poco. Di certo chi l’ha scritto era un maestro delle tradizioni spirituali (e non solo ebraica) e un conoscitore dell’animo umano, in particolare dell’anima delle donne. Sebbene sia ambientato in una fase arcaica della storia di Israele (attorno al XI-XII secolo a.C., al tempo dei giudici, un tempo tremendo), pensarlo come un libro post-esilico aiuta a comprenderne alcune sue dimensioni essenziali: la terra straniera, la vedovanza, la solitudine, l’insicurezza radicale del futuro, il riscatto. Dentro quella desolazione vera inizia una nuova vita. Nella tradizione ebraica Rut è un libro liturgico, che si legge nella “festa delle settimane” (shavuot), in greco Pentecoste, in origine una festa delle messi, celebrata sette settimane dopo l’offerta del primo covone di orzo nel giorno dopo Pasqua.
Senza conoscere Rut, non capiremmo brani decisivi del Nuovo Testamento, a partire dalle prime parole del primo Vangelo (la Genealogia di Gesù), passando per le parole del discepolo: «Maestro ti seguirò dovunque tu andrai» (Mt 8,19), finendo con Betlemme.
Donatella Scaiola
Biblista


Martedì 24 ottobre

“TU MI HAI CONSOLATA E HAI PARLATO AL CUORE DELLA TUA SERVA”

CERCARE DIO NELLE PAROLE E NEI GESTI DI RUT, NOEMI E BOOZ

Dove sta Dio in questo libro? Nel Libro di Rut, Dio si fa da parte per lasciar parlare l’uomo e soprattutto per dare spazio alle donne, alle loro parole, ai loro gesti, alla loro anima. Rut è un libro fatto di parole di donne e di uomini – su 85 versi totali, 55 sono dialoghi –, alle quali è affidata la rivelazione di alcune dimensioni essenziali del Dio biblico: amore (hesed), fedeltà, giustizia, riscatto dei poveri. Perché se è vero che la Bibbia contiene una rivelazione di Dio, a dirci chi è il suo Dio sono soprattutto gli esseri umani. E non lo fanno soltanto quando pregano nei salmi, né soltanto nelle parole della Legge e dei profeti; gli uomini e le donne bibliche ci dicono chi è Dio anche quando ci parlano semplicemente di azioni umane. Sta anche qui la natura reciproca dell’«immagine e somiglianza di Dio» (Gn 1,27): se noi gli somigliamo, anche Dio somiglia a noi. Se quindi vuoi conoscere il Dio biblico, non cercarlo soltanto nel creato, nei profeti e nel roveto ardente; cercalo anche nelle parole e nei gesti di Noemi, Rut e Booz.
Lucia Vantini
Coordinamento Teologhe Italiane


Mercoledì 25 ottobre

“NOEMI SE LO POSE IN SENO E FU PER LUI L’EDUCATRICE”

SPIGOLATURE DAL TESTO DI RUT PER VIVERE OGGI LA PROPRIA VOCAZIONE BATTESIMALE

La Bibbia è piena di vocazioni, di uomini che ricevono una chiamata, che dialogano con Dio e poi quasi sempre partono per eseguire il compito ricevuto. Nel Libro di Rut, invece, non ci sono manifestazioni di Dio. Noemi e Rut si “alzano” e si mettono in cammino non come risposta a una voce esterna. La voce che le chiama, le fa alzare, camminare e tornare è tutta interna, e quindi noi lettori non la udiamo, ne vediamo solo gli effetti. Forse perché le voci che muovono le donne sono sussurri incarnati, sono gemiti di vita, sono segni scritti nell’invincibile vocazione alla vita. Noemi e Rut cercano e inseguono la vita, e così vivono la loro vocazione. Il Dio della vita vede queste azioni tutte umane, le riconosce come sue, vi appone il suo crisma. E poi ci dice: “Vuoi capire come vivere la tua vocazione battesimale oggi? Guarda Rut e Noemi”.
Paolo Curtaz
Teologo pastoralista


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